Batosta. Quella di ieri sera è stata una batosta. Dopo un primo tempo da manuale, il crollo verticale. In effetti, questi cali nel secondo tempo stanno diventando una costante e mi sto facendo convinto che non dipendano solo dall’esaurirsi delle energie, ma da fattori mentali, dal non essere abituati ai palcoscenici più prestigiosi ed attrezzati completamente a competere con avversari più impegnativi rispetto a Brescia e Sassuolo, contro cui abbiamo subito un calo fisico che siamo riusciti a gestire. Quando si alza l’asticella, non siamo in grado di competere al cento per cento. Per un po’ ce la facciamo, ma poi crolliamo. Siamo, però, sulla strada giusta, stiamo intraprendendo un percorso di crescita che, speriamo, ci porterà dove il blasone merita di stare. Lavorare sulla tenuta fisica e mentale.
Sulla partita trovo poco da dire: primo tempo sontuoso, pur con qualche piccola sbavatura difensiva, secondo tempo da incubo, con errori (vedi il secondo gol del BVB) raccapriccianti. Anche esprimere un giudizio sulle prestazioni dei singoli mi risulta difficile, tanto diverso è quello che ho visto nel primo tempo rispetto a quanto mostrato nella ripresa.
Adesso cerchiamo di non buttare via l’acqua sporca insieme al bambino. Stiamo andando oltre le più rosee realistiche previsioni, siamo ancora in grado di dire la nostra nel girone di CL, pur con margini di errore pari a zero. Vediamo se il rientro di Sensi, i miglioramenti di Lazaro, la sosta per le nazionali, sortiranno effetti positivi. All’allenatore chiederei, sommessamente perché sono solo un tifoso, di provare la difesa a quattro, ogni tanto. I nostri tre difensori, validissimi se considerati singolarmente, non mi sembrano ben assortiti, mi pare manchi un giocatore veloce. Quando il centrocampo, per stanchezza o per pressione avversaria, viene schiacciato sulla difesa, veniamo presi d’infilata troppo facilmente, come è avvenuto ieri sera.