
Altra vittoria in scioltezza. Da quando la matematica ci ha assegnato lo scudetto, abbiamo visto due partite molto belle. I ragazzi giocano con la mente sgombra, con spensieratezza e, nonostante Conte abbia fatto ricorso a un turnover massiccio, vincono, apparentemente, con nonchalance.
Tranne i primi e gli ultimi cinque minuti, il primo tempo è dominato dall’Inter, che segna due gol perforando la difesa romanista con conclusioni dal limite dell’area di Brozovic e Vecino, dopo bei fraseggi. Altre favorevoli occasioni sono sprecate e, come spesso accade in questi casi, la Roma accorcia le distanze con un missile di Mkhitaryan, dopo un pregevole scambio. La frazione si chiude con i nerazzurri in vantaggio per 2 – 1.
La ripresa vede la Roma farsi avanti alla ricerca del pareggio. I giallorossi spingono, collezionano qualche occasione e colpiscono un legno con Dzeko. Piano piano si spengono e l’Inter comincia ad andare in contropiede, fallendo colpevolmente alcune ghiotte occasioni. Cosa che non accade al 90°, quando Hakimi si fionda in ripartenza e, a tu per tu con il portiere avversario, scodella il pallone per Lukaku, che insacca comodamente. Partita chiusa e altri tre punti nel carniere.
Buona prova di Radu, affidabile alternativa tra i pali, e ottima prestazione di Ranocchia. Buona partita per Brozovic e Barella e in crescita Vecino, mentre non mi sono piaciuti Sensi e Lautaro, che non ne hanno azzeccata una. Gli altri, tutti, almeno sufficienti e, a tratti, capaci di imbastire azioni spettacolari.
Temevo che i ragazzi si adagiassero in un clima di smobilitazione, dopo la conquista del titolo. Invece, le due partite con Samp e Roma sono state godibili e coronate da squillanti vittorie. Conte sta riuscendo a tenere alta la tensione e spero che la stessa determinazione sia messa in mostra nelle ultime partite, per chiudere in bellezza questo campionato, che ci ha visti trionfare. Avanti così!