La Presidente del Consiglio, nel corso di un convegno organizzato dal quotidiano La Verità, diretto da Maurizio Belpietro (lo so, l’accoppiamento tra verità e Belpietro è quantomeno bislacco), ha affermato che lei sarebbe la premier meno presente nei Tg della Rai e che Draghi e Conte avevano molto più spazio di lei. Tutto ciò per confutare l’osservazione dell’occupazione del servizio televisivo pubblico, trasformato in Tele Meloni.
Il sito Pagella Politica, utilizzando i dati dell’Osservatorio di Pavia, istituto di ricerca indipendente che monitora il pluralismo politico sui media, è andato a controllare, scoprendo che l’affermazione di Meloni non è esatta e che la stessa ha più visibilità degli altri sui Tg Rai. Senza contare che Draghi era un tecnico e Conte è stato più presente durante la pandemia, quando si faceva quasi una conferenza stampa sl giorno.
La Presidente del Consiglio continua, dopo aver disatteso tutte le mirabolanti promesse elettorali, a sbandierare dati inesatti, se non falsi, sui magnifici risultati della sua azione di governo, aiutata da un sistema mediatico in gran parte genuflesso. Tra le più recenti affermazioni non veritiere, quelle del debito pubblico tornato in mani italiane e la crescita record del reddito delle famiglie, smentita dai dati Ocse, oltre che non riscontrabile nella realtà. E mi vengono in mente anche la bufala dei poteri inalterati del Presidente della Repubblica, con la riforma del premierato, e il finanziamento più alto degli ultimi anni della sanità pubblica, senza considerare il rapporto con il Pil e l’inflazione.
Capisco che la propaganda in stile Istituto Luce sia nel suo dna politico, ma la cosa comincia a stufare.